Il ghepardo si sta estinguendo.
Si sveglia con questo pensiero e le rimane in testa tutto il giorno.
Il ghepardo non esisterà più, perchè negli anni sessanta/settanta li hanno decimati per farci pellicce dure e ispide e scarpe che dopo sei mesi hanno avuto il tacco consumato.
Quando si sono decisi a dire basta, i ghepardi erano pochissimi e si sono trovati costretti ad accoppiarsi tra di loro. I cuccioli sono nati malati, deboli e con le zampe che non erano buone per correre fino a 120km/h.

Si sposta da una stanza all’altra, una mano e poi l’altra, galleggiando in questo pensiero.
Si siede al computer, lavora in silenzio, giusto i tasti che battono e le sue unghie che non sono più artigli ma l’unico cibo che ha a portata di mano.

Lui le parla, le dice che andrà tutto bene. Le accarezza i capelli e lei fa le fusa.
Anche i grandi felini fanno le fusa, dicono che voglia dire: stai con me.
Nel frattempo inizia un po’ a velarsi il cielo, starà iniziando la stagione delle piogge.